Rapporto sulla sussidiarietà 2012/2013
Il Rapporto sulla sussidiarietà 2012/2013 propone i risultati dell’indagine campionaria che ha coinvolto, a quattro anni dalla laurea, quasi 6000 laureati di tutte le facoltà, occupati in diverse attività lavorative.
L’attenzione è posta sulle iniziative di orientamento e di stage seguite dai laureati durante gli studi, i canali utilizzati per la ricerca del lavoro e quelli risultati più efficaci, approfondendo in particolare il ruolo giocato dalle reti sociali. Tutto questo per capire quanto i giovani laureati siano protagonisti attivi nel percorso dall’università al mondo del lavoro, e quanto questa intraprendenza influisca sullo status occupazionale raggiunto e sulla capacità dell’università di garantire una effettiva mobilità sociale.
I risultati dell’indagine smentiscono lo stereotipo dei giovani schizzinosi e bamboccioni. Il laureato attivo in università, propenso all’innovazione, aperto ai rapporti umani, sostenuto da servizi di orientamento e placement d’Ateneo e da reti di soggetti non profit (temi su cui si concentrano specifici approfondimenti), appare più adatto alla sfida dei tempi e alle potenzialità del principio di sussidiarietà, fattore di speranza per i nostri sistemi universitario e del lavoro, in quanto atto a liberare le energie positive e costruttive degli attori in campo.
L’università di domani dovrà essere sempre più capace di offrire servizi per l’occupabilità dei propri studenti, promuovendo maggiormente quella uguaglianza delle possibilità per i capaci e meritevoli, che oggi appare sempre più in discussione
Le presentazioni: