Rapporto sulla sussidiarietà 2009/2010
I cambiamenti significativi intervenuti nel modello di Welfare State come conseguenza delle riforme istituzionali, rendono sempre più necessario individuare principi e metodi ai quali ispirarsi nella quotidiana attività della pubblica amministrazione.
La necessità di rivisitare coerentemente concezioni, prassi ed istituti tradizionali del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione rappresenta il “filo rosso” del rapporto sulla Sussidiarietà 2009.
La riscrittura del Titolo V della Costituzione, mirata a favorire un intervento pubblico maggiormente adeguato nel perseguire gli interessi della comunità, ha determinato una rinnovata centralità dei livelli di governo più prossimi ai cittadini (locale e regionale). A maggior ragione urge adottare un nuovo paradigma, in virtù del quale singoli, famiglie e corpi intermedi siano sempre più responsabilmente legittimati ad affrontare i problemi posti dalla vita in comune, intervenendo le istituzioni principalmente per controllare e orientare l'operato individuale per il perseguimento del bene comune.
La presente ricerca della Fondazione per la Sussidiarietà si è proposta di evidenziare gli effetti e le potenzialità del principio di sussidiarietà sulle politiche sociali, con il relativo impatto istituzionale ed amministrativo.
Particolare attenzione viene dedicata agli indicatori della sussidiarietà quali: libertà di scelta e benefici per il cittadino-utente; valorizzazione dei privati non profit compiuta dall’Ente locale ed attraverso quali forme; forme organizzative scelte per la gestione dei servizi; motivazioni a base della decisione di esternalizzazione del servizio; controlli sull’efficacia delle politiche e dei servizi gestiti mediante pura esternalizzazione o secondo logiche autenticamente sussidiarie. La ricerca individua infine potenziali spazi di sviluppo che possono derivare dall'applicazione del principio stesso.
Le presentazioni: