Dopo le elezioni, idee per il rilancio di un cammino

Dialogo Letta-Vittadini
sul futuro dell'Europa

La proposta di integrazione finanziaria per gli investimenti strategici nel Rapporto dell'ex premier per il Consiglio europeo.  Il ruolo della cultura sussidiaria e delle "Comunità pensanti" nel documento della Fondazione

Intervengono
Enrico Letta, già Presidente del Consiglio ed estensore del Rapporto “Much more than a market”
Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà

Modera
Irene Elisei, Giornalista e conduttrice di Class Cnbc

Enrico Letta ha realizzato per il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo un Rapporto con analisi e proposte sul futuro del mercato unico europeo. Lo ha preparato anche attraverso ben 400 incontri in 65 città europee. Si intitola significativamente "Molto più di un mercato": il mercato unico finanziario che il Rapporto auspica è inteso come leva per qualcosa che appunto va ben oltre il mercato in sé, e che in sintesi possiamo a buon diritto indicare come destino dell'Europa in un mondo rapidamente e radicalmente cambiato. In questo orizzonte, il Rapporto si articola in sei capitoli che delineano altrettanti macro-obiettivi. Si propone dunque un mercato unico per: 1) promuovere istruzione, ricerca e innovazione (la "quinta libertà da conclamare); 2) finanziare gli obiettivi e le infrastrutturazioni strategiche; 3) per "giocare in grande", nei settori che contano e che hanno bisogno di dimensioni adeguate; 4) per migliorare il livello dei territori e dei sistemi di impresa locali e la condizione di vita dei cittadini; per razionalizzare le normative, semplificare le procedure, velocizzare le azioni; 6) per estendere l'influenza dell'UE sulla scena mondiale.

Dal canto suo la Fondazione per la Sussidiarietà ha da tempo messo l'Europa a tema dei propri lavori di studio, ricerca e pubblicistici. Basti ricordare il n. 5 /2022 della nostra rivista "Nuova Atlantide", la Scuola di formazione politica "Conoscere per decidere" di quest'anno ("Europa futuro presente") e il recente documento di lavoro "Comunità pensanti per l'Europa".

L'appuntamento del 24 giugno si preannuncia dunque particolarmente pertinente e stimolante, in particolare per chi ritiene che il voto dell'8-9 giugno non segni la conclusione di un cammino, ma al contrario il rilancio di un processo storico ineludibile.  Tra l'altro è prevista per giugno l'uscita dell'altro atteso Rapporto, quello sulla competitività, a cura di Mario Draghi.

 

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