Incontro in collaborazione con la Fondazione Demarchi. Fiducia e partnership sempre da alimentare. Puntare sulle start up di impresa sociale. Come condurre la p.a. da controllore a soggetto abilitatore
La presentazione a Trento del Rapporto 2022 “Sussidiarietà e.... sviluppo sociale” è stata l’occasione di un confronto molto concreto e propositivo, con particolare attenzione al ruolo del governo di una Provincia autonoma in cui la presenza del non profit e del Terzo settore è molto rilevante e, contemporaneamente, posta di fronte a nuove sfide.
VIDEO I La presentazione ufficiale a Roma del Rapporto 2022
Ha presentato il Rapporto Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà. Sono seguiti gli interventi di Francesca Gennai Vicepresidente della Fondazione F. Demarchi e presidente della coop. La Coccinella. di Luca Fazzi, Professore di Sociologia, Università degli Studi di Trento e Achille Spinelli, Assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Provincia autonoma di Trento. Moderatore Walter Viola, Direttore Fondazione Franco Demarchi
[6’36”] Vittadini – Spiega che Rapporto misura per la prima volta quanto l’azione sussidiaria produce sviluppo sociale. Partendo dal grado di soddisfazione della persona, che si riesce a quantificare attraverso gli indicatori del BES (benessere equo e sostenibile) dell’Istat. Il primo fattore di sviluppo risulta essere il “sentimento di sé in relazione” e non è la combinazione degli egoismi delle vecchie teorie.
Chi partecipa al non profit ha più facilmente un atteggiamento relazionale, non rimane da solo. Il coinvolgimento in attività collettive, specie non profit, migliora la possibilità di trovare lavoro e di contrastare la povertà; porta anche alla diminuzione delle morti evitabili causate da droga e devianze. “Noi – conclude Vittadini - dobbiamo guardare il Terzo settore non in chiave assistenzialistica ma come fattore di sviluppo”.
[26’16”] Viola - Introduce gli interventi invitando a rintracciare nel Rapporto elementi e sottolineature riguardanti il Trentino, regione ai primi posti in Italia per presenza del non profit. Incoraggia poi l’intensificarsi della collaborazione tra Fondazione per la Sussidiarietà e la Fondazione De Marchi.
[33’01”] Gennai sottolinea tre versanti in cui la sussidiarietà può diventare un driver di sviluppo: la transizione democratica (il protagonismo dei cittadini), la sostenibilità intergenerazionale (e quindi il futuro del welfare), il rilancio del non profit a livello territoriale come grande opportunità del il Trentino. Per Gennai la strada da percorre è l’amministrazione condivisa, il partenariato pubblico-privato. Per costruirlo servono luoghi di dialogo, serve la fiducia. L’amministrazione pubblica deve passare da soggetto controllore a soggetto abilitatore. E il mondo non profit deve imparare ad essere un protagonista anche rispetto alle politiche.
[45’00] Fazzi – Esprime grande apprezzamento per il Rapporto sulla sussidiarietà e soddisfazione per il posizionamento del Trentino rispetto al Terzo settore e alla sussidiarietà. Invita a non abbassare la guardia: sussidiarietà, fiducia, efficacia del Terzo settore vanno sempre alimentati. Il Trentino è in trasformazione: “Dobbiamo fare in modo di coniugare le appartenenze tradizionali con i cambiamenti. Il tema dell’educazione è fondamentale”..
[56’36”] Spinelli– “Il ruolo del privato sociale –sostiene - deve diventare sempre più centrale anche nella programmazione di politiche che definisco ibride tra pubblico e privato”. L’approccio sociale dell’impresa è una delle prospettive più credibili sulla quale investire. Un percorso che come provincia autonoma di Trento stiamo sviluppando è quello della start-up sociale. Il miglioramento delle performance si ha nella unione tra profit e non profit.
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