Il “sistema calcio” a livello mondiale mostra una forte crescita di investimenti, di pubblico e di ascolti televisivi, nonostante presenti non pochi fattori negativi a cominciare dagli scandali che hanno investito la FIFA negli ultimi anni.
In questo contesto l’Italia presenta una situazione ancora più contrastata. I dati sulla presenza negli stadi e sugli ascolti televisivi rivelano un calo di interesse del pubblico e un appannamento dell’immagine del calcio come spettacolo “popolare” che da sempre ha esercitato una forte attrazione sugli italiani. Questo rapporto intende indagare le ragioni (il plurale è d’obbligo) di questa situazione.
Il rapporto è diviso in tre parti.
Una prima parte introduttiva traccia un quadro generale delle trasformazioni che hanno investito il mondo del calcio in Italia e nel contesto europeo e internazionale. In particolare vengono messi in luce quattro processi – industralizzazione, mediatizzazione, globalizzazione e ferializzazione – e le loro conseguenze sulla organizzazione del calcio come sistema, sulla costruzione e la presentazione dello spettacolo calcistico, sulle pratiche di fruizione da parte del pubblico sia “in presenza” sia attraverso il medium televisivo.
La seconda parte è costituita da una ricerca di tipo desk e si concentra intorno a due fuochi principali: il “doping amministrativo” e i criteri di assegnazione e gestione dei diritti sportivi. Si tratta di due temi che hanno assunto negli ultimi anni un ruolo centrale. I diritti sportivi costituiscono infatti ormai la principale fonte di finanziamento dell’intero sistema e quindi intorno ad essi si combattono battaglie decisive per stabilire chi “comanda” e dirige questo sistema. Il tema del doping amministrativo rimanda invece agli illeciti dei “colletti bianchi”, che costituiscono il fenomeno patologico più rilevante del calcio attuale. Entrambi questi fenomeni sono analizzati attraverso una ricostruzione storica che si avvale anche di analisi e commenti sulla stampa sportiva e non.
Nella terza parte si è inteso realizzare un’indagine sul campo di tipo qualitativo finalizzata a esplorare le percezioni e i vissuti di un campione di appassionati. Si è inteso raccogliere dalla loro voce i segnali di quella trasformazione che una serie di indicatori di carattere strutturale (affluenza agli stadi, vendita degli abbonamenti, dati di ascolto televisivo etc.) sembrano qualificare come disaffezione. Tale disaffezione è stata assunta come oggetto dell’indagine: si è dunque cercato di rilevarne la portata, le forme con cui si manifesta e le eventuali cause, così come emergono dai racconti di diversi segmenti del pubblico italiano.