Rapporto “Sussidiarietà e… governo delle infrastrutture”
L'Italia spende poco e male

  • 16 AGO 2023

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Anticipazione del nuovo Rapporto della FpS che sarà pubblicato in autunno e che sarà dedicato al tema delle infrastrutture. La notizia ripresa su scala nazionale dai maggiori organi di stampa

L’anticipazione del Rapporto “Sussidiarietà e… governo delle infrastrutture”, realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, che sarà presentato in autunno, è stata ripresa su scala nazionale da molte testate cartacee e online. Tra le tante, segnaliamo il Quotidiano di Sicilia (“Infrastrutture, l’Italia non investe”) del 15 agosto: “L'Italia è in coda in Europa negli investimenti in infrastrutture di trasporto con una quota che in un decennio ha oscillato intorno allo 0,4% sul prodotto interno lordo, circa la metà rispetto ai maggiori partner europei come Francia ( 0,9%), Gran Bretagna (0,8%), Germania (0,7%) e Spagna (0,6%) (…) “Le infrastrutture di cui ha bisogno il Paese devono essere realizzate in modo sostenibile e coinvolgendo i territori e i corpi intermedi che rappresentano la società civile, invece di essere calate dall’alto”, osserva Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.

L’anticipazione è stata ripresa da il Giornale di Brescia (“Infrastrutture: siamo in ritardo e i cittadini sono molto scontenti”): “Italia in ritardo sulle infrastrutture e coni  cittadini insoddisfatti di strade e servizi: spendiamo la metà dei grandi Paesi Ue e negli ultimi 10 anni abbiamo investito nel settore lo 0,4% del pil”; dal quotidiano di Verona L’Arena (“Il report di Fps: Italia in ritardo sulle infrastrutture. E’ stato speso solo lo 0,4% del Pil”); da Il Messaggero (“Infrastrutture, Italia in coda nella UE spesi 124 miliardi meno della Francia”: “Il rapporto certifica che la maggior parte dei cittadini si muove con le auto private e che c’è una grande disparità di servizi tra Nord e Sud. (…) Secondo Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, le opere devono però essere realizzate con intelligenza e attenzione. «Le infrastrutture di cui ha bisogno l’Italia - spiega - devono essere realizzate in modo sostenibile e coinvolgendo i territori e i corpi intermedi che rappresentano la società civile, invece di essere calate dall’alto»).

Un articolo di Ercole Incalza su Il Quotidiano del Sud analizza a fondo il contenuto del Rapporto, sottolineando come, “dopo la presentazione di questi dati, da parte della Fondazione per la Sussidiarietà, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini ha dichiarato: “Nei prossimi mesi ci saranno investimenti senza precedenti soprattutto per strade, autostrade, ferrovie e dighe; parliamo di 4.000 cantieri solo per opere ferroviarie e stradali e 125 miliardi di investimenti esclusivamente per far correre di più e meglio i treni”.

Anche Il Mattino di Napoli ha ripreso la notizia così come Avvenire (“Italia in ritardo sulle opere, speso solo lo 0,4% del Pil”) e Repubblica (“Infrastrutture, Italia fanalino di coda in Europa per investimenti nei trasporti”): “Dal 2010 al 2020, sono stati spesi complessivamente 98,3 miliardi di euro per la costruzione e manutenzione di infrastrutture di trasporto. Molto meno dei maggiori partner europei: gli investimenti hanno superato 227 miliardi di euro in Germania, 223 miliardi in Francia e 186 miliardi in Gran Bretagna”.

Quattroruote.it, 17 settembre 2023 - Rosario Murgida cita il rapporto della Fondazione per la Sussidiarietà: “A noi preme, invece, sottolineare come, nel pieno della bufera sugli effetti del Superbonus, siano state diffuse delle anticipazioni su una ricerca che sarà presentato in dettaglio nelle prossime settimane e che riguarda uno dei mali cronici del nostro Sistema-Paese: le opere infrastrutturali, ossia gli interventi su strade, porti o aeroporti. A stilarla è stata la Fondazione per la Sussidiarietà e i risultati dimostrano, se ce ne fosse bisogno, che l'Italia sconta un crescente divario rispetto ai suoi diretti concorrenti europei e la necessità di un intervento immediato e onnicomprensivo. In fin dei conti, a questo sarebbe potuto servire il Pnrr se non si fosse trasformato in quella tradizionale "corsa alla diligenza" che ogni anno caratterizza le manovre di bilancio”.

Segnaliamo anche il quotidiano genovese Il Secolo XIX, La Stampa, gruppotv7.comItalianNews24.com, TgCom24, Il Riformista, il Quotidiano.net, lasicilia.it

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