Una ricerca condotta da Blangiardo con Mazziotta e Vittadini, sulla base degli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES), mostra che vi è un grado molto elevato di connessione tra il sentimento relazionale della persona e la partecipazione ad attività civiche collettive. E tra questa e il miglioramento complessivo delle condizioni di vita
La partecipazione ad attività collettive, sociali, civiche e politiche, contribuisce a migliorare la qualità della propria vita, facilita la ricerca di un lavoro e riduce il rischio di povertà. Più in generale: esiste una forte correlazione tra persona, sussidiarietà e sviluppo sociale. Lo documentano puntuali analisi statistiche, condotte con metodologie avanzate, che saranno consultabili nel Rapporto sulla sussidiarietà 2021/2022, “Sussidiarietà e... sviluppo sociale”, di cui si attende l’uscita e la presentazione ufficiale in luglio. Si tratta del 16° Rapporto curato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, che ogni anno focalizza e scandaglia un tema tra i più rilevanti per il Paese.
(Qui gli altri Rapporti)
Obiettivo del Rapporto di quest’anno, ed in particolare dello studio curato da Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat, con Matteo Mazziotta e Giorgio Vittadini – era appunto verificare l’ipotesi di una relazione tra:
- sentimento di fiducia, soddisfazione, apertura delle persone (in breve, "Sentimento di sé relazionale”)
- la partecipazione ad attività collettive, sociali, civiche, politiche (in breve “Sussidiarietà”)
- lo sviluppo sociale
INDICATORI PER FENOMENI COMPLESSI
Si tratta – spiega il Rapporto - di tre fenomeni complessi, ognuno dei quali costituito da una complessità di fattori (“domini”) diversi, per misurare i quali si sono costruiti appositi ed originali indicatori compositi, sulla base di alcuni selezionati indicatori regionali del Benessere Equo e Sostenibile (BES) dell’Istat (come noto, il progetto BES è uno dei più avanzati esercizi al mondo di misurazione del Benessere inteso come fenomeno multidimensionale, non limitata alla considerazione del Prodotto Interno Lordo).
Il fenomeno “Sentimento di sé relazionale” considera indicatori di soddisfazione di elementi (“domini”, tecnicamente), quali relazioni sociali, istruzione, lavoro e conciliazione tempi di vita, benessere soggettivo, ambiente. Al fenomeno “Sussidiarietà”, intesa come partecipazione ad attività collettive, sociali, civiche, politiche, è riconducibile il dominio "Relazioni sociali”, in cui sono presenti indicatori di partecipazione alle migliori esperienze di condivisione di attività volte al bene collettivo e ausilio a realtà più disagevoli.
Il fenomeno “Sviluppo sociale” considera salute, istruzione, lavoro e conciliazione tempi di vita, benessere economico, innovazione e ricerca, paesaggio culturale, qualità dei servizi, e altro ancora.
DIFFERENZE TERRITORIALI
Fatto 100 l’indice medio delle regioni italiane per quanto riguarda ciascuno dei tre “fenomeni” (sentimento di sé, relazionale, sussidiarietà sviluppo sociale), lo studio di Blangiardo, Mazziotta e Vittadini presenta una classifica che colloca nella parte alta, sopra 100, le Regioni del Centro Nord e in coda quelle del Sud; soprattutto la differenza territoriale è rimarchevole per quanto riguarda la propensione alla sussidiarietà.
COEFFICIENTI DI CORRELAZIONE
Ma il dato più nuovo e significativo è il grado di correlazione fra quegli stessi tre “fenomeni”. L’indice di correlazione è su una scala da 0 a 1, dove 0 (zero) equivale a nessuna correlazione, mentre 1 (uno) indica correlazione piena, al massimo grado. Ebbene, la ricerca ha appurato che il coefficiente di correlazione tra il “Sentimento di sé relazionale” e la “Sussidiarietà” tra le regioni nel loro complesso è pari a +0,95, e che il coefficiente di correlazione tra “Sussidiarietà” e “Sviluppo sociale” delle regioni nel loro complesso è pari a +0,91. Le analisi effettuate dimostrano la forte dipendenza reciproca tra questi tre fenomeni: i legami statistici sono molto forti e sembrano avvalorare le relazioni anche teoriche poste dalla domanda di ricerca.
ESPERIENZE ESEMPLARI
Numerosi altri sono i contributi raccolti in questo 16° Rapporto sulla sussidiarietà. Ci limitiamo qui per ora a citare quello di Marco Fattore, che studia “sul campo” la correlazione tra persona, sussidiarietà e sviluppo sociale in quattro casi esemplari di opere sociali nell’ambito dell’educazione e del recupero scolastico (Portofranco), del contrasto alla povertà alimentare (Banchi di solidarietà), della solidarietà sociale (Fondazione Progetto Arca), dell’assistenza socio-sanitaria (Fondazione don Gnocchi). Ne offriremo qualche “primizia” nella prossima anticipazione del Rapporto.