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“Viaggio nelle character skills”, appunti dal seminario di Rovereto

Competenze non cognitive
decisive nell’apprendimento

  • 07 MAG 2022
  • Roberto Ceccato
  • Franco Fraccaroli
  • Damiano Previtali

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La ricerca curata da Chiosso, Poggi e Vittadini (pubblicata da Il Mulino) mostra quali sono le attitudini della persona che influiscono sul processo della conoscenza. Un disegno di legge prevede la sperimentazione triennale per valorizzarle. Con uno degli autori, Vittadini, ne hanno discusso a Rovereto Franco Fraccaroli (docente di Psicologia), Luisa Ribolzi (sociologa) e Damiano Previtali (dirigente scolastico)

Esperti e testimonial di discipline differenti e di esperienze innovative si sono confrontati a “Educa”, manifestazione realizzata a Rovereto (Trento). In particolare ci sono stati una serie di panel, curati dal Dipartimento Istruzione della Provincia Autonoma di Trento e da IPRASE, dedicati alle cosiddette competenze non cognitive, su cui un disegno di legge prevede una sperimentazione triennale nelle scuole.
In questo contesto si è discusso a partire dallo studio “Viaggio nelle non cognitive skills” curato da Giorgio Chiosso, Annamaria Poggi e Giorgio Vittadini, recentemente pubblicato da il Mulino.

Sono intervenuti
Franco Fraccaroli, docente di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, Università degli Studi di Trento
Damiano Previtali, Dirigente Ufficio IX della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione - Miur
Luisa Ribolzi, sociologa dell’educazione
Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà
Ha moderato l’incontro Roberto Ceccato, Dirigente Generale del Dipartimento istruzione e cultura, Provincia autonoma di Trento

Franco Fraccaroli dell’Università di Trento ha presentato uno studio del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive che mette in evidenza il forte legame tra la percezione che studenti e studentesse hanno della loro bravura e l’esito delle prove Invalsi. “Sebbene il cosiddetto successo scolastico – ha sottolineato Fraccaroli - venga spesso ricondotto ai voti, la ricerca in psicologia dell’educazione ha mostrato come certe risorse psicologiche altrettanto importanti nella buona riuscita di un percorso scolastico. Una tra tali risorse è il concetto di sé scolastico”.

Luisa Ribolzi della Fondazione per la Sussidiarietà ha affrontato il tema da una prospettiva sociologica e si è in particolare soffermata sul fondamentale ruolo degli insegnanti rispetto alla qualità del processo formativo e sull’importanza che la formazione continua sviluppi le competenze socio-emotive.

Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, e docente dell’Università Milano Bicocca ha presentato gli esiti principali delle ricerche sugli impatti dei progetti educativi sulle competenze non cognitive nei contesti scolastici, confutando alcune possibili obiezioni sull’introduzione delle competenze non cognitive.

Damiano Previtali del Ministero dell'Istruzione, partendo dalle indicazioni presenti nel disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento, ha delineato il possibile sistema di attivazione delle scuole italiane di un processo di sviluppo delle competenze non cognitive degli studenti.

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