C’è lavoro anche per me. Dialogo Bonaccini-Vittadini

La presentazione del Rapporto “Sussidiarietà e… lavoro sostenibile” a Fidenza è stata l’occasione per un dialogo tra il prof. Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, e il Governatore della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Il dato eclatante di partenza è il cosiddetto mismatching, il disallineamento fra domanda e offerta di lavoro particolarmente accentuato in tutt’Italia. Oltre 1.200 posti di lavoro al giorno vengono offerti in Emilia-Romagna. Nel quarto trimestre dell’anno corrente, per effetto della ripresa economica, risultano essere ben 112.650 le posizioni lavorative da ricoprire in questa regione. Ma il problema è che nel 40% dei casi le imprese non trovano candidati idonei.

Da questi e da altri dati ancora più dettagliati hanno preso le mosse gli interventi di Vittadini e Bonaccini, rispondendo alle domande del direttore di QN, Michele Brambilla. Per Giorgio Vittadini “la fatica delle aziende a trovare personale qualificato deriva da un grande errore italiano: aver anteposto l’assistenzialismo allo sviluppo del lavoro”. Aggiunge Bonaccini: “Trent’anni fa chi non voleva stare sui libri a scuola, andava in fabbrica. Ma ora servono competenze, non ci si improvvisa. Chi vorrà lavorare, deve studiare".

Vittadini sottolinea la trasformazione del lavoro: “Tutte le professioni stanno cambiando a ritmi mai visti prima. Nel 2030 si stima che un miliardo di persone nel mondo faranno mestieri che oggi non esistono neppure. Lo sviluppo va perciò sostenuto con politiche attive che favoriscano la mobilità e la formazione continua". Bonaccini, su questa linea parla di progetti per non perdere i migliori talenti, della opportunità di favorire l’alternanza scuola-lavoro, della natalità come “pilastro sul quale costruire il futuro del nostro Paese".